I fiori della libertà di Ai Wei Wei





Un bel contrasto e l'ennesima provocazione dell'artista Ai Wei Wei, che questa volta ha scelto proprio Alcatraz, isola, sede fino al 1963 di una prigione rigida e temutissima come sede per la sua ultima esposizione.  Negli spazi dell’ex reparto psichiatrico ha creato un'altra delle sue spettacolari e profonde opere che vede protagonisti questa volta centinaia di mazzi di fiori in porcellana posizionati in lavandini, servizi igienici e vasche un tempo utilizzate dai detenuti. L’installazione, dal titolo “Blossom“, è stata realizzata dall'artista cinese che ha voluto metaforicamente riflettere sui diritti umani e su concetti come libertà e giustizia in un contesto potente. La scelta dei fiori non è casuale: non solo, infatti, richiamano l’arte cinese dell’immaginario naturale, ma soprattutto si riferiscono alla famosa “Campagna dei Cento Fiori” che avvenne in Cina nel 1956, un breve periodo di tolleranza del governo di Mao Tse-tung per la libertà di espressione che è stato immediatamente seguito da una grave periodo di repressione e violazione della diritto alla vita di molti cittadini e intellettuali dell’epoca. Fino al 26 aprile 2015 nelle celle e negli spazi comuni di Alcatraz.







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